Estate non vuol dire rinunciare alla buona cucina, si può creare un antipasto veloce e pieno di sapore soltanto con gli ingredienti che ci sono in frigorifero. Si possono fare dei piatti perfetti e golosissimi anche senza accendere mai il forno, e la dimostrazione è questa deliziosa parmigiana fredda di zucchine e speck, che unisce la dolcezza delle zucchine estive con tutto il sapore unico dei pomodori. Un antipasto così veloce da preparare che potete farlo anche all’ultimo momento per un aperitivo serale in compagnia delle persone a cui volete bene, senza rischiare di restare chiusi in cucina a spignattare e godervi invece la serata.
Come si prepara la parmigiana fredda
La parmigiana tradizionale prevede l’utilizzo di melanzane, mozzarella e passata di pomodoro. In questa parmigiana rivisitata invece le grandi protagoniste sono le zucchine, una verdura perfetta da consumare nelle stagioni più calde per il suo bassissimo contenuto calorico e altissimo potere idratante. Ma una parmigiana che si rispetti non può esistere senza il suo lato croccante, quindi le zucchine tagliate finemente andranno fritte nell’olio una volta passate nella farina. Una volta che le zucchine saranno fritte croccanti e asciutte andranno assemblate con dei deliziosi e profumati datteri al forno, Asiago grattugiato e fettine di morbido speck.
La tradizione dello speck
Lo speck è il tipico prodotto della tradizione gastronomica dell’Alto Adige. Si tratta di un prosciutto crudo che viene poi trattato con un’affumicazione leggera e stagionato all’aria fresca e frizzante delle montagne alto atesine. La parola Speck viene dal tedesco, spec, che significa grasso, spesso. Questo prodotto esiste fin dal 1200 anche se le necessità per cui veniva lavorato erano diverse. Lo speck nasce infatti come un prodotto contadino, per la necessità di conservare la carne più a lungo. Gli animali venivano macellati durante il periodo natalizio e con questo metodo di conservazione la carne era disponibile tutto l’anno. Ancora oggi si utilizza la ricetta che veniva tramandata di padre in figlio proprio dai contadini dell’Alto Adige, un prodotto così dal sapore così particolare da essere diventato parte integrante di molti piatti tipici, come i canederli.